Torna un altro episodio de “Gli allenatori si raccontano”, la rubrica di interviste doppie per conoscere meglio gli allenatori Anderlini. Abbiamo fatto due chiacchiere con Davide Zaccherini e Cristian Bernardi, allenatori dei gruppi di serie D Femminile e Maschile, entrambi accomunati dalla passione per i film Marvel. Scopriamo cosa ci hanno raccontato!
Nome?
D: Davide.
C: Cristian Bernardi.
Da quanti anni alleni?
D: Alleno da quando avevo circa 20 anni quindi direi che siano passate, purtroppo, 14 primavere.
C: Ho iniziato ad allenare che non ero ancora maggiorenne, avevo 17 anni.
Quale squadra alleni attualmente?
D: Alleno l’Under 16, che fa anche la Serie D, e l’Under 14 Femminile.
C: Attualmente alleno l’Under 17 Maschile, che è anche la Serie D.
Come sei arrivato all’Anderlini?
D: Cominciai ad allenare alla Clai Imola e partecipando alla Winter Cup conobbi la realtà di Scuola di Pallavolo. Ammiravo questa società e la ritenevo la migliore in regione e tra le più forti in Italia, perciò mandai un’email al direttore sportivo (Ciccio). Facemmo il colloquio nello stanzino al Palanderlini e accettai la sua proposta senza pensarci troppo.
C: Il mio non è un arrivo, ma un ritorno. Questa è la quarta volta: la prima era nel 1998, la seconda nel 2004, la terza cinque anni fa e infine quest’anno. Mi sono alternato tra maschile, femminile e poi di nuovo maschile. Ho iniziato allenando a Serramazzoni e le mie esperienze sono spaziate dal Minivolley a Serra, fino alla Serie B a Modena. Ho avuto un’esperienza molto variegata.
Eri un giocatore? Che ruolo?
D: Ho giocato tanti anni in diversi ruoli, tra cui alzatore e schiacciatore, ma l’apice della mia umile carriera l’ho raggiunto nel ruolo di libero in Serie B.
C: Ero un giocatore e ho fatto un po’ tutti i ruoli, come si faceva anni fa.
Il tuo primo ricordo con la pallavolo?
D: Quando cominciai a giocare a Imola all’età di nove anni circa. Eravamo tre maschi in mezzo ad un gruppone di sole ragazze.
C: Il primo ricordo con la pallavolo mi fa sorridere: in una serie di iniziative della società Spezzanese per creare un settore maschile partecipai a degli allenamenti nel campo dell’asilo della parrocchia per diverse settimane. Ci allenavamo sull’asfalto, evitando i rami degli alberi sopra di noi. A volte abbiamo giocato anche nel campo da calcio. Forse è per questo che ho sempre avuto difficoltà a buttarmi (ride).
Descrivi brevemente la tua filosofia di allenamento:
D: Noi proponiamo la seduta di allenamento, ma sono le giocatrici che ne danno la qualità. Dipende da loro imparare questo sport e voler diventare grandi giocatrici o meno.
C: Per me è molto importante il gioco, analizzarne gli aspetti che lo costituiscono e uscirne analizzando i movimenti dei giocatori e le varie situazioni. Dopo averle corrette è importante inserirle di nuovo all’interno del gioco stesso.
Quali sono i tuoi obiettivi per la stagione attuale?
D: Con le grandi il campionato di Serie D ci serve per accumulare esperienza vista la giovane età della rosa. Nel campionato Under 16 vogliamo lottare per l’accesso alle finali nazionali! Con le piccole vogliamo fare il meglio in entrambi i campionati (Under 14 e Under 16) e con il passare dei mesi capiremo dove possiamo arrivare. Non siamo una squadra con grandi altezze ma siamo molto determinate. Le ragazze si divertono, e con queste qualità possiamo raggiungere risultati importanti.
C: Siamo una squadra con un’età media molto bassa per il campionato di Serie D, è un anno di costruzione. In Serie D sarà difficile portare a casa il risultato sul campo che vorremmo perseguire, la salvezza. In Under 17 puntiamo alla final four regionale. Confidiamo anche col ritorno degli assenti di poter fare un altro salto e avvicinarci al gruppo delle più competitive.
Come sta andando per ora?
D: Tutto bene a parte qualche rammarico in alcune partite di Serie D. Possiamo fare molto di più.
C: In serie D ci manca l’esperienza di gestire determinate situazioni. Stare attaccati agli avversari è il momento di crescita e il vero e proprio obiettivo. In Under 17 abbiamo degli obiettivi ambiziosi ma abbiamo subìto molti infortuni. Confidiamo col ritorno degli assenti di poter fare un salto e di avvicinarci al gruppo delle più competitive.
Cosa ti piace fare quando non sei in palestra?
D: Passare del tempo con gli amici, cene, andare al cinema, ma viaggiare con le persone che amo è la cosa più bella.
C: Mi tengo in forma cercando di restare sempre allenato. Quando non faccio questo leggo, studio e solo quando non faccio tutto questo mi metto a guardare la televisione.
Quali sono i tuoi hobby?
D: Tempo fa andavo in palestra, prima o poi ci tornerò… Per ora rimango sul divano!
C: Vado a correre, oppure in bicicletta.
Film preferito?
D: Avengers Infinity War e Avengers Endgame.
C: Tutti quelli della Marvel.
A quale piatto proprio non potresti mai rinunciare?
D: Cappelletti al ragù
C: Premesso che mi piace mangiare un po’ di tutto, in questo momento amo la pasta di grano saraceno con avocado e pomodorini
Una cosa nuova imparata negli ultimi mesi?
D: La vita cambia in un istante. Bisognerebbe vivere a fondo con meno pensieri negativi ed essere felici, sempre.
C: L’importanza di sapersi reinventare, trovare nuovi riferimenti anche nel mondo del lavoro, non fermarsi a ciò che si conosce ma esplorare nuovi ambiti. In più a livello pratico sto imparando a conoscere il mondo digitale e ad usarlo.
Facci un saluto!
D: Anderlini Uh! Uh! Uh! (l’urlo di squadra Under 16).
C: Ciao a tutti, spero di vedervi tutti presenti e carichi in palestra!