É partito ufficialmente SCOUT (Sport Clubs Opening Up To all girls’ Participation), il progetto Erasmus+ Sport co-finanziato dall’Unione Europea, e sarà attivo fino a dicembre 2024. Il progetto si pone come obiettivo principale favorire l’inclusione nei percorsi sportivi di ragazze tra 8 e 12 anni vulnerabili e a rischio esclusione sociale.
Il partenariato vede AE Carles Vallbona (Spagna), in qualità di capofila; Istres Provence Volley (Francia); Univesidad de Vic (Spagna) e Grup de Recerca Educacio Fisica di Vic (Spagna) come partner accademici responsabili della valutazione degli impatti; AIC (Germania), responsabile dell’implementazione del programma pilota, e Anderlini che si occuperà dalla comunicazione e disseminazione del progetto.
SCOUT si concentra sulle pratiche sportive istituzionalizzate, o altrimenti note come sport organizzati, che si svolgono attraverso federazioni e società sportive. L’attenzione allo sport organizzato è stata scelta perché i club tendono ad essere considerati l’ambiente privilegiato per lo sport, soprattutto per i bambini e gli adolescenti. Le prove fino ad oggi indicano che la partecipazione a sport istituzionalizzati può svolgere un ruolo importante nello sviluppo di un bambino, o adolescente, in diversi aspetti: sociale, motorio, emotivo, comportamentale e psicologico. La pratica sportiva si colloca all’epicentro delle attività extrascolastiche che i ragazzi svolgono oggi e che li occupa maggiormente al di fuori degli ambienti familiari (scuola esclusa).
Per Anderlini è la quinta esperienza nei progetti Europei, dopo Ethics4Sports, Funball, Dona e Sportboard.