Torna la rubrica “Gli allenatori si raccontano”, che ogni settimana ci fa conoscere gli allenatori Anderlini e ci fa entrare nel loro mondo per scoprire qualcosa di più su chi ogni giorno è in palestra con ragazze e ragazzi. Questa settimana faremo due chiacchiere con Susanna Benedetti e Nicolò Melotti, entrambi allenatori delle due squadre Under 13. Scopriamo cosa ci hanno raccontato!
Nome?
S: Susanna.
N: Nicolò.
Da quanti anni alleni?
S: Alleno da circa 17 anni ormai.
N: Alleno da quando avevo vent’anni! Dieci bellissime stagioni sportive.
Quale squadra alleni attualmente?
S: Alleno la squadra di Under 13 Femminile Eccellenza e la squadra Under 12 Femminile Blu.
N: In Anderlini alleno l’Under 13 Femminile come primo allenatore, in più sono assistente in U11, U16, U18 Femminile e U15 Maschile. In più alleno come primo allenatore anche una terza divisione femminile presso un’altra società.
Come sei arrivato/a all’Anderlini?
S: Sono arrivata all’Anderlini nel 2011. Volevo imparare ad allenare bene il settore giovanile e sono andata alla ricerca di una società dove potevano esserci allenatori che potessero darmi competenze in questo ambito. Sono stata fortunata, ho iniziato come secondo allenatore e da lì poi sono rimasta.
N: Ho avuto il piacere di conoscere Luana Serafini grazie ai tornei di volley S3 organizzati dalla Federazione. Un giorno mi ha scritto un messaggio per chiedermi se volevo valutare una proposta lavorativa… detto tra di noi, dentro di me avevo già accettato! Ma la chiacchierata fatta con lei mi convinse che l’Anderlini era il posto giusto per me.
Eri un giocatore/giocatrice? Che ruolo?
S: Ho giocato fino a 20 anni, ero un giocatore non di alto livello e il mio ruolo era schiacciatore ricevitore.
N: Sì ero un “giocatore”, un jolly! Negli anni ho praticamente ricoperto tutti i ruoli, ma quello che mi è rimasto più impresso, che ho amato e mi ha divertito di più è stato il ruolo del centrale!
Il tuo primo ricordo con la pallavolo?
S: Ho iniziato a giocare a Scandiano, dove sono nata e dove tutt’ora vivo. Il primo ricordo che ho sono i primi allenamenti in palestra insieme alle mie compagne di classe, che col tempo sono diventate compagne di squadra e sono amiche tutt’ora.
N: Ricordo che il medico mi obbligò a giocare a pallavolo per “sistemare la schiena”… anche se, in realtà la mia schiena non ha apprezzato molto tale scelta! Più che questo però nella mia testa sono ancora vividi i ricordi di quei primi momenti in palestra, la squadra, gli allenatori, i Molten gialli di gomma: era tutto così bello! Ho tanta nostalgia di quegli anni!
Descrivici brevemente la tua filosofia di allenamento
S: Domanda difficilissima! Mi interessa che le mie giocatrici stiano bene, che si sentano tranquille in un ambiente sicuro in cui poter esprimersi al meglio. Per me è importante che sappiano prendere decisioni e fare scelte nel gioco, renderle indipendenti in quello. Ma al di là di quello, spero che riescano ad avere tutte le loro soddisfazioni indipendentemente da dove le porterà la loro carriera.
N: Le cose importanti per me sono il divertimento, il rispetto, l’impegno e il desiderio di mettersi in gioco ogni giorno, da parte delle atlete ma anche di tutto lo staff. Nel loro piccolo tutti hanno dentro qualcosa di speciale, il mio lavoro è capire come far sì che ciò emerga.
Quali sono i tuoi obiettivi per la stagione attuale? Come sta andando per ora?
S: In Under 13, ma in realtà anche in Under 12, l’obiettivo principale è la crescita tecnica. A questo si aggiunge il riuscire a raggiungere un bel numero di vittorie perché vincere piace a tutti, ma dando priorità alla crescita tecnica e tattica. Per me l’importante è che le ragazze imparino a giocare a pallavolo e che stiano bene in campo. Le ragazze si stanno impegnando tanto, sono molto contenta di loro e i risultati stanno arrivando. In Under 14 (campionato a cui partecipiamo con l’Under 13) ci riprenderemo le nostre rivincite.
N: Dopo due anni di pandemia, credo l’obiettivo principale sia riuscire a far innamorare della pallavolo le mie atlete tanto quanto ne ero innamorato io alla loro età. Con l’Under 13 l’obiettivo attuale è arrivare tra le prime due posizioni del girone così da essere ammessi alla fase finale del campionato. Le due squadre che alleno come primo allenatore, al momento, sono prime ed imbattute, giocano una bella pallavolo, si divertono e vengono sempre in palestra con il sorriso. Personalmente sono molto contento!
Cosa ti piace fare quando non sei in palestra?
S: Anche questa è una domanda difficile, perché mi capita molto raramente di non essere in palestra. Mi piace stare col mio cane, fare passeggiate, e ho iniziato a praticare agility dog col mio cane!
N: Dedicarmi a me stesso, staccare la testa. Solitamente faccio lunghe passeggiate o vado ad allenarmi.
Quali sono i tuoi hobby?
S: La mia passione principale rimane la pallavolo e, in generale, le Scienze Motorie. In questo senso i miei hobby sono molto simili al mio lavoro: studio o vado ad allenarmi, in più da quando faccio agility mi dedico a quello ma alla fine alleno anche lì.
N: Mi piace leggere e guardare film e serie TV. Mi piace moltissimo anche ascoltare podcast di vario genere.
Film preferito?
S: Non credo di averne uno in particolare, ne ho tanti a seconda dei periodi. Mi piacciono tanto i film di quando ero ragazzina, tipo i film Disney o quelli di Tim Burton: Nightmare Before Christmas, Big Fish, Edward mani di forbice e altri.
N: Senza dubbio Inception! Lo ricordo come un’esperienza mentale più che un semplice film.
A quale piatto proprio non potresti mai rinunciare?
S: La pizza, anche se in realtà non ne mangio più una vera da tanti anni per colpa di varie intolleranze, quindi ho scoperto che alla fine si può vivere anche senza.
N: La pizza, sia come piatto che come “simbolo”: è sinonimo di festa per me!
Una cosa nuova imparata negli ultimi mesi?
S: Approfondisco e studio continuamente cose nuove in tanti ambiti, quindi non saprei selezionare un’unica cosa imparata.
N: L’importanza di accogliere gli altri con un sorriso e del sincerarsi sempre di come stanno. A volte basta un piccolo gesto per ottenere risultati impensabili.
Facci un saluto!
S: Ciao a tutti e buon Natale!
N: È stato un piacere partecipare a quest’intervista! Ciao a tutti!