Monitorare e favorire comportamenti etici nello sport, contrastare atteggiamenti antisportivi e discriminatori: sono questi gli obiettivi del progetto europeo Sportboard, che coinvolge Anderlini e il Comune di Modena insieme a Sant Cugat Creix (Spagna), Sport et Citoyennete (Belgio) e l’Università Ramon Llull (Spagna).
All’interno di questa cornice è andato in scena martedì 6 dicembre presso la sede Anderlini in via Marconi un focus group guidato da Josep Campos Rius, ricercatore di metodologie didattiche alla facoltà di Scienze Motorie dell’Università Ramon Llull. Gli attori di questo incontro sono stati allenatori, genitori, atleti e dirigenti Anderlini, che si sono confrontati su tematiche riguardanti l’etica nello sport.
L’intervento era diviso in due gruppi: nel primo si è discusso sulle difficoltà relazionali che spesso si incontrano all’interno delle società sportive tra allenatori, atleti e genitori, con un focus specifico sulla comunicazione che a tratti, nel mondo dello sport, può varcare la soglia della violenza e dell’abuso verbale.
Nel secondo gruppo ci si è concentrati invece sulle ragioni dell’abbandono sportivo, provando ad indagarne le motivazioni cercando di capire se le esperienze non completamente positive in termine di relazione possono avere un ruolo nel fenomeno del drop out dei giovani atleti.
Con questo confronto inizia la fase di ricerca e raccolta dei dati qualitativi con l’obiettivo di individuare gli indicatori principali per l’analisi dei comportamenti etici o non etici del mondo sportivo.