Abbiamo incontrato Andrea Alberghini, dirigente accompagnatore della Anderlini Pediatrica di Andrea Sassi e Pietro Rigolon, che gioca in Serie C e Under 17 Eccellenza Maschile. Padre di due atleti di Anderlini fin dai corsi di Minivolley S3, ha iniziato a seguire la Under 13 col ruolo di dirigente accompagnatore, passando poi, tre anni fa, alla Under 17.
Parlando della prima parte della stagione sportiva, racconta: “Il bilancio è assolutamente positivo, sia dal punto di vista della prestazione agonistica che da quello della crescita del gruppo squadra. Uno degli obiettivi principali è contribuire alla crescita dei ragazzi. Devono formarsi e imparare il rispetto delle regole e dei compagni. La prima parte di stagione ci ha dato molte soddisfazioni da questo punto di vista. Il nucleo storico della squadra si è integrato perfettamente con i nuovi atleti. Dopo un comprensibile primo momento di assestamento, tenendo conto anche della spinta competitiva dei ragazzi, il gruppo ci ha ascoltato, si sono impegnati e hanno lavorato molto bene insieme. Dal punto di vista della prestazione sportiva la cosa è andata di conseguenza. Sul piano del gioco si è visto il miglioramento, la crescita e la capacità di fare squadra. Come è successo per la Moma Winter Cup, in cui abbiamo raggiunto il primo gradino del podio e siamo stati molto contenti.”
Pensando alla stagione sportiva della ripartenza: “Per quel riguarda il gioco in campo, non è cambiato molto rispetto alle partite a porte chiuse. La differenza l’hanno vista soprattutto i genitori che hanno potuto tornare sugli spalti a seguire le partite e divertisti. La cosa bella è proprio questa: vengono a vedere la partita dei propri figli e si trasformano in tifosi.”
Sul ruolo della pallavolo durante la pandemia: “La pallavolo consente ai ragazzi di uscire e stare insieme. Ha dato una grossa mano affinché i ragazzi potessero continuare ad avere una relazione sana con i propri coetanei.”
Obiettivi della squadra per il futuro: “A livello agonistico la serie C che è un campionato di complemento in cui possono giocare i ragazzi che non gareggiano in Under 17 per questioni di età. L’obiettivo principale resta la vittoria a livello regionale del Campionato Eccellenza Under 17, stiamo tutti lavorando per questo. Dal punto di vista relazionale è la crescita e la consapevolezza delle proprie capacità sportive. I ragazzi crescendo devono comprendere sempre più i propri punti di forza e i punti deboli, gli aspetti su cui lavorare per migliorare. Penso che sia fondamentale per gli atleti Under 17 che si avviano ad uscire dai campionati di categoria per confrontarsi con quelli di Serie.”
Sull’attitudine dei ragazzi dell’Anderlini Pediatrica: “Mi ha colpito il modo di fare e di essere dei ragazzi: non c’è nessuno che faccia un passo in meno di quello che è necessario. Tutti vogliono fare qualcosa di più per migliorarsi, pensando che se migliora il singolo, migliora la squadra. È una visione proiettiva. È la cosa che mi piace di più. Penso sia un elemento peculiare del nostro allenatore. Andrea Sassi non si accontenta: se oggi siamo andati bene, domani dobbiamo andare meglio.”
Sul ruolo di dirigente accompagnatore: “Mi piace dare una mano per fare in modo che quando si arriva al momento della partita sia tutto in ordine. Devo mettere l’allenatore in condizione di allenare e pensare esclusivamente all’aspetto tecnico della squadra.”
Pensando a quello che ha trovato nella Scuola di Pallavolo Anderlini: “Secondo me c’è un’attenzione che va al di là dell’aspetto tecnico. Non siamo qui solamente per giocare a pallavolo, ma anche per costruire delle persone adulte che possano trovare nello sport un modo per crescere e per fare crescere la propria personalità. Secondo me questo, in Anderlini, succede.”