Franco Beneventi allena da più di 30 anni. Ha iniziato con squadre del settore femminile e poi è passato al maschile, in campionati regionali e provinciali. Quella con la Scuola di Pallavolo Anderlini Under 17 è la sua prima esperienza a livello giovanile.
Franco Beneventi racconta: “a me è sempre piaciuto lavorare a progetti a lungo termine, costruire un gruppo negli anni. Questa esperienza coi giovani, classe 2006, mi incuriosiva. Quando il Direttore Sportivo Simone Tassoni me lo ha proposto ho accettato con entusiasmo.”
Facendo un bilancio sulla prima parte della stagione sportiva: “Sono stato contattato verso la fine di settembre e ho cominciato ad allenare i tredici ragazzi all’inizio di ottobre. Già ai primi di novembre abbiamo partecipato al campionato CSI Under 17 Maschile. Mi interessava capire come erano i ragazzi, conoscerli e individuare gli aspetti su cui si poteva lavorare per migliorare.”
Sul gruppo squadra: “Io considero i ragazzi prima di tutto persone che hanno scelto di essere atleti, per cui ho cercato da subito di responsabilizzarli. Ci tengo a fare capire l’importanza dell’impegno in palestra. Finora abbiamo avuto poco tempo per lavorare a livello individuale, perché il campionato è iniziato subito ed è durato fino alla Vigilia di Natale. Mi piacerebbe lavorare in futuro per aumentare il livello tecnico di ogni singolo giocatore. Hanno ottimi rapporti tra di loro. Sono degli amici anche fuori dal campo e stanno bene insieme.”
Sulla prima esperienza nel settore giovanile: “Ho sempre allenato adulti. Quindi ho cercato di preparare gli allenamenti basandomi sulle caratteristiche individuali e la fascia d’età. Sto dosando l’intensità delle attività in base al livello del gruppo e dei singoli atleti.”
Sul ruolo della pallavolo nella crescita dei ragazzi: “Lo sport di gruppo aiuta sempre secondo me. Specialmente per i ragazzi più timidi. In ogni squadra c’è chi è più avanti e chi è più indietro, ma il gruppo squadra cresce insieme. Non è uno sport individuale. I ragazzi sono qui per imparare e mi stanno dimostrando la loro voglia di farlo e mettersi in gioco.”
Per il futuro: “Mi interessa aiutare i ragazzi a migliorare e crescere dal punto di vista sportivo e umano. Vincere fa sempre bene, ma non è l’unico obiettivo. Cerco di essere attento e capire le loro esigenze. Per me sono molto importanti anche i genitori. Dopo la prima partita in trasferta abbiamo organizzato una cena in pizzeria con la squadra e i genitori. È stata una cena molto piacevole in cui ci si è capiti meglio e ognuno ha riconosciuto l’importanza del proprio ruolo, il mio di allenatore e il loro di genitori degli atleti. Se ci sono dei problemi io sono disponibile all’ascolto e a trovare soluzioni insieme.”