Entrambi sono qualificati alle semifinali e finali territoriali con le loro squadre ed entrambi hanno conosciuto la pallavolo giocando nei cortili di casa. “Gli allenatori si raccontano” oggi ci porta a conoscere Carlo Bonfatti e Sabrina Cardarelli, rispettivamente allenatori dell’Under 15 Maschile e dell’Under 14 e Under 16 Femminile. Scopriamo cosa ci hanno raccontato!
Nome?
C: Carlo
S: Sabrina
Da quanti anni alleni?
C: Sono decisamente tanti visto che quest’anno saranno 30.
S: Da poco tempo in realtà, questo è il quarto anno: ne ho fatti due da secondo allenatore a Grosseto e due come primo allenatore qui all’Anderlini.
Quale squadra alleni attualmente?
C: Alleno l’Under 15 Blu: sono ragazzi del 2009/2010 veramente bravi.
S: Alleno l’Under 14 Anderlini Pediatrica Gialla e l’Under 16 Anderlini Pediatrica Gialla, entrambe femminili ed entrambe nel settore provinciale, che fanno campionato Fipav e campionato CSI.
Come sei arrivato/a all’Anderlini?
C: Sono stato chiamato dopo la chiusura della precedente esperienza a Reggio Emilia e parlando con Simone Tassoni ho capito che ci fosse la volontà di costituire uno staff di qualità. Dopo più di 15 anni era il momento giusto per tornare ad allenare a Modena.
S: Ho sempre avuto degli “obiettivi pallavolistici” molto precisi e per raggiungerli non potevo restare a Grosseto. Conoscevo l’Anderlini perché dieci anni fa avevo fatto il Camp di specializzazione a Cecina da giocatrice e già da atleta avevo capito che questa realtà era qualcosa di speciale. Due anni fa ho mandato il curriculum quasi per scherzo, ma alla fine scherzo non è stato e Modena mi ha adottata definitivamente.
Eri un giocatore/giocatrice? Che ruolo?
C: Certamente, ho giocato finché ho potuto ed ero un palleggiatore.
S: Sì, ho giocato fino a un paio di anni fa quando mi sono operata al ginocchio e ho sempre fatto il libero. Quest’anno ho ripreso in una squadra di misto dove faccio un po’ di tutto.
Il tuo primo ricordo con la pallavolo?
C: Il mio primo ricordo è sicuramente legato agli amici e ai pomeriggi in cortile giocando col cancello come rete. Poi la Panini di Velasco e le partite al palasport hanno fatto il resto.
S: Io e i miei amici che giocavamo nel piazzale sotto casa usando a volte una transenna come rete. Non molto sicuro, ma divertente devo dire.
Descrivi brevemente la tua “filosofia” di allenamento:
C: Per me l’allenamento deve fornire ai ragazzi gli strumenti per giocare e la capacità di interpretare le situazioni che si presentano. Per riassumere il tutto in un concetto direi: “scoperta e messa in pratica continua”.
S: L’allenamento deve rendere le ragazze indipendenti nel gioco e capaci di trovare una soluzione in ogni situazione, anche quando l’avversario dall’altra parte della rete è più forte di te e non te lo permette. Quindi spirito di sacrificio per il gruppo e spingere sempre a mille sono i punti fermi.
Quali sono i tuoi obiettivi per la stagione attuale? Come sta andando per ora?
C: Essendo il primo anno di categoria l’obiettivo è avvicinarsi il più possibile al modello prestativo dell’Under 15 d’eccellenza, sapendo che alcuni aspetti determinanti arriveranno l’anno prossimo. Per ora la squadra sta lottando su più fronti e sono molto soddisfatto di quanto finora mostrato.
S: Con l’Under 14 abbiamo raggiunto molto di più degli obiettivi che ci eravamo prefissati arrivando alle semifinali territoriali e siamo molto contente. Ma al di là degli obiettivi “di risultato”, l’importante è che si divertano e che si innamorino di questo sport. Con l’Under 16, oltre a quest’ultimo obiettivo che è comune a entrambe, la crescita tecnica delle ragazze e riuscire a raggiungere le fasi finali nel campionato CSI.
Cosa ti piace fare quando non sei in palestra?
C: Sono una persona curiosa e quindi mi piace molto leggere ed approfondire tutto ciò che attiri la mia attenzione. Col bel tempo mi piace prendere la bici da corsa e pedalare sulle nostre colline.
S: Poche volte non sono in palestra, anche perché quando non ho allenamento vado a vedere gli allenamenti degli altri (poveri santi allenatori che mi sopportano). Quando ho un po’ di tempo mi piace passarlo con la mia famiglia e quando ne ho la possibilità torno a Grosseto per il fine settimana.
Quali sono i tuoi hobby?
C: Leggere, la buona cucina (se il mangiare bene possa essere considerato un hobby) e il ciclismo amatoriale.
S: Mi piace leggere e scrivere libri fantasy. Mi piace anche fare fotografie e uscire col mio cane a fare passeggiate al mare, ma qui a Modena non è facilmente realizzabile.
Film preferito?
C: “Amici miei” di Mario Monicelli.
S: “Questione di tempo”: poco conosciuto ma stupendo, l’avrò visto una decina di volte.
A quale piatto proprio non potresti mai rinunciare?
C: Senza dubbio alle tagliatelle al ragù, rigorosamente fatte in casa.
S: Alla pizza e al ragù di mia mamma!
Una cosa nuova imparata negli ultimi mesi?
C: Più che imparata l’ho riscoperta: la bellezza di essere parte di uno staff di allenatori e dirigenti con cui confrontarsi quotidianamente. È uno stimolo fortissimo.
S: A giocare a pinnacolo: merito delle ragazze dell’Under 14 che mi hanno insegnato!
Facci un saluto!
C: Le nostre partite sono spesso combattute per cui vi aspettiamo in palestra per sostenerci!
S: Ciao a tutti! Ci vediamo per palestre!