Si è tenuto giovedì 15 e venerdì 16 il meeting internazionale di SportBoard, il progetto Erasmus+Sport co-finanziato dall’Unione Europea in cui Anderlini e Comune di Modena sono partner.
La due giorni si è aperta con l’evento pubblico “Etica&Sport” presso l’Orange Bar al Parco Ferrari, durante il quale i referenti delle organizzazioni partner del progetto hanno illustrato alla platea i risultati delle ricerche fatte nel corso dell’ultimo anno e gli strumenti che saranno adottati nei prossimi mesi: Sophie Lopez di Sport&Citizenship (Francia) ha presentato le politiche e le azioni europee in materia di etica sportiva; Enriq Sebastiani dell’Università Blaquerna Ramon Llul ha messo in evidenza i dati raccolti tramite questionari e focus group nei mesi scorsi; Albert Salarich di Sant Cugat Creix ha presentato l’applicazione che sarà adottata per raccogliere dati e registrare situazioni etiche e non etiche; infine Andrea Zorzi, campione della pallavolo italiana, ha avviato una provocatoria discussione circa la possibilità che lo sport possa e riesca ad essere davvero etico e su cosa significhi essere etici nel mondo sportivo.
Nella giornata di venerdì il consorzio del partner si è riunito presso la Sala Consigliare del Comune di Modena per discutere i prossimi step del progetto, tra cui l’avvio del programma pilota che prevederà una fase di formazione per allenatori, dirigenti e insegnanti di educazione motoria all’uso dell’applicazione EthicApp per la registrazione di accadimenti virtuosi o no in campo sportivo.
SportBoard nasce per monitorare e favorire il comportamento etico dei bambini e dei giovani atleti nello sport, contrastando in particolare discriminazione (etcnica, di genere, culturale, religiosa, orientamento sessuale, disabilità), bullismo, violenza, molestie ed abusi anche sessuali, doping, scommesse e vendita di partite, e favorire lo sviluppo di governance sportive sane e di qualità. Sono questi gli obiettivi principali di Sportboard, il progetto europeo che coinvolge anche il Comune di Modena e Anderlini in un partneriato pubblico-privato che ha ottenuto un finanziamento di 250mila euro nell’ambito del Programma Erasmus+Sport, il piano europeo che promuove la mobilità ai fini dell’apprendimento del personale sportivo e la cooperazione, la qualità, l’inclusione, la creatività e l’innovazione a livello delle organizzazioni e delle politiche sportive, prestando attenzione agli sport di base.